Mi sembra arrivato il momento di trattare un argomento, anzi, l'argomento.
Mr. Tony Romo.
Provo ad analizzare la questione in 2 modalità ben differenti, scommettendo che la maggior parte di voi stronzoni non arriverà nemmeno al punto numero 2.
1. Romo, dopo 7 anni di leader di una squadra destinata/condannata, a recitare la parte di contender, ha dimostrato per l'ennesima volta di crollare inesorabilmente quando arriva realmente il momento di allacciarsi la cravatta e mettere il proprio nome sui titoli di ogni testata sportiva del giorno seguente. Impossibile discutere le sue doti, ma non vincerà mai nulla,, è per questo che è andato undrafted, è per questo che faceva l'holder, ed è per questo che a Dallas farebbero meglio a liberarsi del più classico dei QB da stagione 8-8, anche a rischio di lasciare la squadra ad Alex Smith, che avrà meno talento, ma forse più clutch, elemento mancante e chiave per contendere realmente.
2. Quanti sport esisteranno al mondo? Beh, qualunque sia la risposta, non vi è uno sport più di squadra del football americano. Una prova? I Redksins ospiteranno una gara di WC, dopo essersi aggiudicati lo spareggio per la division, col QB che completa 9 passaggi in tutta la partita e l'attacco riesce lo stesso a mettere 28 punti sul tabellone.
Tornando a parlare di Romo, in quello che sembra dunque realmente uno sport di squadra, nessun giocatore della lega si trova con più frequenza nella situazione di caricarsi sulle spalle il peso di un intera franchigia, affrontandone le conseguenze.
Sono anni che Romo gioca davanti una linea scandalosa (dal crollo di Minnesota nel divisional del 2010, alla gara di domenica dove per cinque, cinque volte un LB è arrivato senza nemmeno essere sfiorato sulla sua faccia).
Gioca per un off. coord che è l'emblema e fondatore del "Romo-friendly offense", e come si trova sotto nel punteggio chiama passaggio su passaggio, con risultati altalenanti come è giusto e sacrosanto che sia.
Non ricordo a memoria una RB che abbia corso per più di 1000 yards partire vicino a Romo.
La difesa dei Cowboys è la peggiore sui terzi down da parecchi anni ormai e la peggiore di sempre nel forzare un turnover.
Tutto questo non è altro che la conseguenza di anni di valutazioni completamente fallite del GM con l'ego grande come il suo stadio.
La superficialità del primo punto è sicuraamente più "facile" da accettare, ma la conoscenza di uno sport non prevede superficialità.
Tony Romo non è il problema di questa squadra e se qualcosa riuscirà a cambiare, la sua carriera ricalcherà le orme di quella di John Elway.